Il futuro dell’editoria? Una guerra Apple-Amazon
La lotta tra l'idea e la macchina, tra i contenuti e il contenitore. La rivoluzione Apple si scontra con la rivoluzione Amazon. Campo di battaglia l'editoria. La scrittura. Una lotta che, senza retorica, può cambiare la nostra realtà quotidiana

Con il mondo delle note, assumere una egemonia è stato facile, perché l'industria discografica era divisa e sul piano strategico impreparata. In pratica si è trovata sovrastata senza neanche rendersene conto. Con altre realtà sarà più difficile. L'unico modo per Apple di prendere il controllo della TV, film, libri, riviste e giornali sarà quello di distruggere molte delle aziende che attualmente dominano, eliminando la loro mediazione per vendere le loro opere direttamente ai consumatori tramite iTunes.
Il vantaggio attuale di Apple è che il mondo editoriale è già in crisi. Lo svantaggio è che c’è già una realtà solida ed abbondantemente in marcia nel campo dell’editoria digitale: Amazon: che attualmente controlla la gran parte della vendita di libri ed editoria sul web.
Al momento, dunque, sembra strano dirlo, nel campo dell’editoria Apple è in svantaggio, tanto che ci ha provato ad offrire una mini-libreria di eBook, ma non è stato un successo.
Amazon per ora appare intoccabile per le vendite del libro, ma c’è un fianco al momento ancora scoperto.. Amazon attualmente offre due tipi di approccio al prodotto. Una classica, che implica un rapporto con gli editori storici, cioè l’autore scrive per la sua casa, con essa e attraverso anche Amazon vende un'edizione rilegata, una per supporto digitale, e poi più tardi una edizione economica e un audiolibro.
Il secondo tipo di offerta che sembrerebbe potersi affermare, anche se al momento per Amazon è assai limitata, prevede il rapporto diretto dell’azienda digitale con l’autore. Insomma, non c'è nessuna casa editrice coinvolta. Nel caso Amazon offre direttamente servizi di editoria tra cui la progettazione, l'editing e tutto il resto, compresi marketing e distribuzione, con tariffe variabili. E’ in questo segmento che potrebbe entrare in gioco Apple. In questo campo diretto Apple ha già enormi vantaggi su Amazon: una percentuale enorme di autori usano Mac, e Apple è superiore ad Amazon negli strumenti per la creazione di libri. Inoltre Apple ha software di elaborazione testi e di comunicazione, insomma ogni aspetto del rapporto fra autore e libro è già nelle competenze di Apple.
Fra l’altro, negli States Apple sta già entrando nel business dei libri-scuola. Via gli editori insomma, gli autori entreranno direttamente nei supporti Apple in mano agli studenti. Sotto questo aspetto, l nodo, (nell’editoria come nel resto) con Apple sarà sempre quello.
Ammessa una sua preponderanza di immagine, l’azienda saprà garantire anche una offerta qualitativamente alta dei contenuti? Fosse la filosofia di Jobs, quella del discorso su queste pagine, sì. Ma purtroppo, Steve non c’è più. Vedremo, dai…
